UCHUU KAIZOKU CAPTAIN HARLOCK

IL FINALE

Molta perplessità ha sempre suscitato la scelta di Matsumoto di realizzare un finale aperto, non solo per Capitan Harlock ma anche per altre sue opere. Nel nostro caso è evidente la differenza esistente con l'anime, in cui la guerra contro le Mazoniane è risolta in modo definitivo, con la sconfitta e la resa della Regina Raflesia. Un finale positivo, in cui chi ha sempre lottato per un ideale di giustizia non può che trionfare, sebbene tra l'incomprensione e l'ingratitudine dei propri simili. In un certo senso, però, la vittoria dell'Arcadia contro Mazone può davvero considerarsi incredibile, quasi miracolosa: una piccola nave, per quanto eccezionale, riesce da sola a sbaragliare un immenso, efficientissimo esercito e soprattutto ad entrare nella possente nave ammiraglia della Regina, dove in uno scontro corpo a corpo, Harlock affronta direttamente Raflesia e le ordina di allontanarsi dalla Terra.

Nulla di simile succede nel manga, in cui lo scontro finale tra le due potenze in gioco resta sospeso per sempre, lasciando aperto il dubbio su quale delle due sarà alla fine la vincitrice. Dal canto suo, Raflesia è estremamente sicura della propria vittoria, tanto che afferma addirittura: "C'è una cosa che devo assolutamente dire ad Harlock e al suo equipaggio. Dopodiché potranno essere eliminati". Questa scelta di lasciare in sospeso la conclusione della storia può non convincere molti lettori occasionali e certamente lascia un po' di amaro in bocca anche agli appassionati di Matsumoto, ma credo che nel caso di Harlock e della sfida contro Mazone questa soluzione non sia del tutto errata.

Il finale che tira le fila di tutta la vicenda è certamente adatto ed, anzi, indicato per una serie che viene trasmessa in televisione, che si rivolge ad un pubblico così ampio. Ma nel manga l'interrogativo finale "Chi vincerà?" può non trovare risposta perché effettivamente la risposta è superflua. La grandezza, l'epicità dello scontro tra il pirata dello spazio e la Regina delle Mazoniane sta prima di tutto nella sfida stessa che Harlock ha il coraggio di lanciarle, nella sua abilità nel tenere testa ad un grande esercito, senza averne mai paura. E nella profondità dei misteri e degli enigmi che tutto l'equipaggio dell'Arcadia si trova ad affrontare, durante la propria lotta. Misteri dai quali il resto dell'umanità, pavida ed involuta, è definitivamente esclusa.

Infine, in un manga, la fantasia di un autore, di un autore come Matsumoto, soprattutto, è finalmente libera da vincoli e costrizioni e, come Harlock nel Mare delle Stelle, può concedersi quelle libertà che l'attenzione al mercato gli vieta. Anche la libertà sacrosanta di non stabilire un finale una volta per tutte.

Nausicaa

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