Mentre una delegazione terrestre si reca verso Gatlantis per firmare la resa, i Cosmo Tiger della Yamato attaccano a sorpresa e costringono l'Impero della Cometa a decollare. Un gruppo di piloti, guidati da Kato, Sanada e Kodai, assieme a Saito, riesce a penetrare dentro la fortezza. Yamamoto muore schiantandosi col suo caccia.

Kato rimane a tenere impegnato il nemico nell'hangar, mentre Saito, Sanada e Kodai si introducono dentro Gatlantis e piazzano dell'esplosivo. Sanada viene ferito alla gamba bionica e torna insieme a Kodai, mentre Saito decide di rimanere per assicurarsi che gli esplosivi non siano disattivati. Kodai trascina Sanada fino all'hangar e torna sulla Yamato, ma al suo arrivo si accorge che Kato è morto.

Saito, ormai circondato dai soldati dell'Impero della Cometa, attiva il detonatore e l'esplosione distrugge la centrale energetica. Caduta la barriera che proteggeva la fortezza costruita sull'emisfero superiore, Kodai ordina un massiccio bombardamento usando tutte le armi ancora in grado di funzionare. L'attacco ha successo, ma dalle rovine dell'Impero della Cometa emerge una supercorazzata nera, la nave personale di Zordar, che aveva lasciato Sabera e Ghernitz a morire su Gatlantis.

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